ADDIO (AL)ITALIA
Addio (Al) Italia
Si consuma proprio in questi giorni l’ennesimo colpo di mano europeo all’identità del “bel paese”.
Ecco che si impone la svendita di quello che resta di una delle più blasonate compagnie di bandiera europee, e direi anche di lustro internazionale, con la scomparsa dai cieli mondiali e dai piani di coda del tricolore nazionale.
Ormai anche quel che resta di quel poco di riconoscimento nazionale, Ita Airways volutamente inglesizzato per favorire la transizione, passerà in mani straniere.
Ma per quale motivo un gestore straniero sarà in grado di rendere remunerativa una compagnia dove gestori nazionali non sarebbero in grado?
O forse gli slot nazionali ed internazionali danno fastidio e fanno gola proprio a questi gestori stranieri?
Gli scenari quindi non giocano certo a favore della cordata capeggiata dal Ministero del Tesoro.
Nasce in questo frangente l’interesse di altre compagnie, le quali non hanno mai nascosto l’appetibilità dei molti slot della compagnia, che produrranno probabilmente un inutile innalzamento del prezzo a discapito più del gruppo italiano che a favore della struttura stessa.
Da notare altresì che le principali concorrenti europee, vedasi Air France e Lufthansa, hanno già al loro interno, Lufthansa recentemente Air France più storicamente, una componente statale che consolida loro una immagine più di compagnia di bandiera.
Ma questo sembra che a noi venga negato, con sicure ripercussioni a livello dipendenti e con quello che potremo definire come il tentativo di cancellare l’immagine del bel paese a favore di una colonizzazione dello stesso.
Addio (Al)Italia.
Gianpiero Alaimo