CRISTO SI È FERMATO A GHAZA
Ogni giorno scorrono sui nostri televisori una miriade di immagini di violenza, ingiustizie e barbarie, facendoci sentire inermi, impotenti e arrabbiati, perchè in cuor nostro sappiamo e sentiamo, che la Vita non dovrebbe essere così.
Quello che sta succedendo in Palestina in questi bui e tristi giorni, però è veramente insopportabile.
Un Gigante armato sta compiendo un massacro infame, di civili palestinesi che impossibilitati a fuggire, possono solamente attendere la morte, sotto una pioggia idi bombe israeliane che riducono in macerie le loro case, scuole e ospedali.
La chiamano Guerra di difesa, infischiandosene delle regole internazionali che vietano di colpire la popolazione, dell’Onu (Organizzazione Nazioni Unite) che con una risoluzione votata da oltre 120 Paesi ha invitato ad una tregua umanitaria e che ha detto espressamente tramite suoi rappresentanti che tutto ciò è un genocidio, ed io aggiungo, anche un furto di territorio, visto che dichiarano di non voler abbandonare in futuro la striscia di Ghaza.
Se passasse un concetto o una tale modalità di azione, in futuro chiunque potrebbe, invadendo uno Stato nemico, sentirsi legittimato a colpire la popolazione civile, visto che è stato già fatto da altri senza conseguenze alcune.
Sulla base di queste considerazioni ho sentito il bisogno di scrivere, a chi rappresenta o dovrebbe rappresentare l’Essere che nacque e morì in quel territorio.
Sua Santità,
sono un uomo che sin da piccolo ha cercato di dialogare con l’Unico Vero Amico, Fedele e sempre presente: “DIO“.
Ho imparato a vederlo, anche se a tratti, soprattutto nel volto e negli occhi di ogni essere umano che ho incontrato nel mio cammino, indifferentemente dalla loro religione, colore della pelle, provenienza o posizione sociale.
Vengo a scriverLe in un momento di grande sofferenza planetaria e personale, a causa di ciò che sta accadendo in Palestina e precisamente a Ghaza.
Il mio Essere non riesce a zittirsi e a sopportare le atrocità, e il genocidio che si sta consumando ai danni di un popolo indifeso, povero, umiliato e derubato della sua terra e dei suoi diritti umani, mentre il mondo sta a guardare silenzioso o resta supinamente e codardamente inattivo.
Tutti parlano, parlano, parlano…ma nessuno agisce veramente.
Si parla tanto di antisemitismo, ombrello comodo usato per 70 anni, ma come si può amare un popolo che stermina un altro popolo, che da oppresso è diventato un oppressore, che da vittima si è trasformato in carnefice?
L’antisemitismo non c’entra nulla, è un problema di mancanza di umanità, quella che quando viene a mancare ingoia Civiltà intere distruggendole.
La Verità è sotto gli occhi di tutti.
Il primo Ministro Israeliano consapevole che non avrà più un futuro politico dopo queste stragi, che non oso chiamare guerra, sta cercando di azzerare una popolazione, conquistando altro territorio che non vorrà più lasciare, sterminando anziani, bambini, giovani, donne, ammalati e riducendo le loro case in un cumulo di macerie.
Così facendo lo stesso, sta incendiando il mondo Mussulmano, che non dimenticherà questo sangue innocente versato, sta dando vita ad una guerra infinita tra due Civiltà, sta perpetuando odio e rancore, portando tutto il mondo a vivere nel timore continuo di attentati, sta condannando tutti ad una vita infernale.
Crediamo veramente che in primis la popolazione Israeliana e Palestinese vogliano vivere sotto una tale continua pressione e insicurezza, dopo tutti questi anni di paure e timori per gli uni e povertà e segregazione per gli altri?
Chi è colui che con la sua autorità e saggezza spirituale ed esistenziale può fare la voce grossa ed urlare “Ora Basta”, fermando il disumano massacro di migliaia di civili inermi e far aprire un reale tavolo di Pace, dove sono contemplati due Stati con pari diritti e dignità?
Chi se non colui che dovrebbe essere il rappresentante, depositario del messaggio di quel Cristo che si è immolato per il bene dell’umanità, di quel Cristo che era nato in Palestina e che è stato ucciso in quella terra?
Sua Santità, Lei non manca mai ad ogni occasione di parlare di pace, di Amore e fratellanza, ma oggi le parole non bastano più, occorre agire, perché la parola prenda vita coerentemente ed inneschi la sua efficacia.
Se il Cristo si materializzasse e venisse a Lei, sa cosa Le direbbe?
“Va subito in Palestina e atterra a Ghaza se mi ami, se sei consapevole del grande ruolo che ricopri e lo onori sinceramente con tutto te stesso…allora IO SARÒ CON TE”.
Sarebbe un evento unico nella Storia che risveglierebbe la Fede di milioni di persone, accenderebbe i cuori, smuoverebbe i grandi politici, avvicinerebbe potentemente il mondo mussulmano a quello occidentale, creerebbe un ponte veritiero di Pace e soprattutto salverebbe la vita di moltissimi innocenti, sarebbe una svolta mondiale di abbandono delle barbarie e preparerebbe si, la venuta della Coscienza Cristica sulla Terra.
Chi oserebbe colpire il Papa?
Il mondo ha bisogno di una Guida Spirituale e Morale che indichi la via del Coraggio, della Giustizia, dell’Amore, della Verità, della Fratellanza e della Pace, ma…… con gesti concreti, anche se questi possono mettere in pericolo la propria Vita, quella stessa Vita che Gesù non esitò ad offrire per un fine più grande.
Sua Santità, questo non è un ragionamento proveniente da un ingenuo idealista o invasato fanatico religioso, con una mente ottenebrata e confusa, ma una percezione, un’ispirazione, un dolore acuto che fa parlare il cuore, unico Maestro, che sa insegnare cos’è la Vera Spiritualità.
Io ci credo e Lei?
Attenderò trepidante.
La mia preghiera per Lei
Possa Dio rapirLe il cuore e la mente….
Rispettosamente e calorosamente La saluto, con un abbraccio fraterno.
Shiva Carmelo Del Piano
Lettera inviata a Papa Francesco il 16 Novembre 2023
La foto è un’opera dell’artista tunisino Omar Esstar